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Il concetto delle Kunsthaus Stories | italiano

Nathalie Duc è l’autrice di « Secret de Sucre », un progetto concettuale e contestuale lanciato nel 2009 che consiste nell’interagire con opere d’arte in contesti artistici, senza causare alcun danno, al fine di commentare le creazioni di altri artisti.

Secret de Sucre è un progetto basato sulla tradizione orale, che permette al pubblico di usare la propria immaginazione per reinventare le storie di questo progetto complesso e colorato.

Dal settembre 2023, Nathalie Duc conduce una ricerca che prende le mosse dalla figura di Emil Bührle e dalla sua collezione, esposta al Kunsthaus di Zurigo, per poi estendersi all’analisi del mercato dell’arte e dei suoi attori.

Per svolgere la sua indagine, Nathalie Duc ha consultato ricercatori in tutta la Svizzera.

Ha avuto l’onore di incontrare Ann Demeester (direttrice del Kunsthaus), Jakob Tanner (UZH), Matthieu Leimgruber (UZH), Félix Bühlmann (UNIL), Raphael Denis (artista del Kunsthaus), Emilie Widmer (UNIL), Stéphanie Ginalski (UNIL), Sébastien Guex (UNIL), Dominique Vinck (UNIL), Martin Hilti (Transparency), Hans-Ulrich Jost (UNIL), Monika Roth (Roth Schwarz Roth / ex-UNILU), Thomas Buomberger (autore del « Bührle Black Book »), Ursula Cassani (UNIGE), Marc-André Renold (ex UNIGE, Renold & Associé-e-s), Carlo Lombardini (UNIL).

Nathalie Duc ha realizzato dei collage basati su alcune di queste interviste. Il collage è una riconfigurazione di un momento nel tempo tra due persone, una messa in scena sintetica di un dialogo spesso intenso, ricco di informazioni e approfondimenti. Agli esperti presenti nei collage è stato concesso il diritto di scegliere la frase che sarebbe stata incisa sulla loro opera dedicata.

Nathalie Duc realizzerà anche un intervento Secret de Sucre nella mostra « Kunst, Kontext, Krieg und Konflikt » organizzata dal Kunsthaus di Zurigo, basata sulla Collezione Bührle, il 20 settembre 2025.

L’intervento avrà luogo sull’installazione interattiva proposta dal Kunsthaus. Si tratta di un’installazione che invita il pubblico a scrivere su dischi blu con matite bianche, consentendo loro di esprimere le proprie opinioni sulla mostra.

Nathalie Duc ha creato 440 elementi copiando i dischi blu, scrivendo i risultati del suo sondaggio in inglese. È stata scelta la forma della ruota dentata piuttosto che quella del disco: la ruota dentata evoca il meccanismo, il sistema, la guerra, la mina (l’arma).

Ogni ruota dentata ha otto denti. Poiché Nathalie Duc firma 8, il fatto che le ruote dentate abbiano otto denti firma gli oggetti.

Le ruote dentate sono state tagliate al laser in legno MDF e dipinte con vernice a dispersione.

Le ruote dentate sono di due colori: rosa e nero. Il rosa è il colore di Secret de Sucre, mentre il nero evoca il conflitto e la guerra.

Le ruote dentate sono difettose, non si incastrano tra loro. Questo è stato progettato per mostrare che il mercato dell’arte è mal configurato e disfunzionale.

Sulle ruote dentate sono state scritte 440 frasi.

Queste 440 frasi sono il risultato di un’indagine, trasformata in opere d’arte.

Per creare queste ruote dentate, Nathalie Duc ha collaborato con una cinquantina di persone, tra cui due attori principali, Mehdi Bouhanek e Alexis Thiémard.

Nel giugno 2025, Nathalie Duc ha esposto questi 440 oggetti di ingaggio in una mostra a Friburgo, alla Galerie de la Cathédrale.

Il 7 giugno, durante l’inaugurazione della mostra, ha tenuto una conferenza per spiegare le sue intenzioni e le varie fasi del progetto.

Il 20 settembre 2025, l’intervento Secret de Sucre avrà luogo al Kunsthaus, dove Nathalie Duc collocherà le 440 ruote dentate sull’installazione del Kunsthaus, recanti i dischi blu.

Tornando al tema delle ruote, dobbiamo guardare indietro al principale produttore di armi del secolo scorso.

Emil Bührle, cittadino tedesco naturalizzato svizzero, collezionista del XX secolo e figura di spicco dell’industria svizzera delle armi, ha spoliato alcune opere d’arte della sua collezione.

Tuttavia, Nathalie Duc si è resa conto che il collezionista era solo uno dei tanti protagonisti degli intrighi del panorama totalitario del XX secolo.

Oggi, gli attori nell’ombra sono ancora all’opera. Nuovi atteggiamenti totalitari di un nuovo tipo stanno gradualmente prendendo piede.

Anche se le figure oscure del mercato dell’arte non si dedicano più alla spoliazione in quanto tale, approfittano di altre strategie altrettanto dannose per la società, come il riciclaggio di denaro o l’evasione fiscale attraverso l’arte.

Nathalie Duc ha quindi rivolto la sua attenzione a argomenti tanto controversi quanto complessi.

Non accontentandosi di una semplice critica, l’artista propone una soluzione alla deregolamentazione del mercato dell’arte. Questa soluzione è denominata « Offices de régulation du marché de l’art » (Uffici di regolamentazione del mercato dell’arte).

Il denaro raccolto da questi Uffici verrebbe utilizzato per finanziare borse di studio per artisti, finanziamenti pubblici più consistenti per i musei, sovvenzioni per le gallerie e per sostenere gli stessi uffici di regolamentazione.

Combattiva e determinata, Nathalie Duc affronta temi colossali, concretizzando i risultati delle sue riflessioni in opere d’arte potenti che stimolano una riflessione di ampio respiro sulla società.

Nathalie Duc ha studiato design multimediale all’eikon (Friburgo), arti visive all’edhea (Sierre) e ricerca transdisciplinare all’Università di Arte e Design di Ginevra (Ginevra). Attualmente insegna storia dell’arte a Ginevra, ma ha anche lavorato come gallerista, mediatrice culturale e assistente editoriale.

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